Preparazione:
Affettare le cipolle molto sottili e soffriggerle in una casseruola capiente a fuoco basso finché non saranno dorate. Nel frattempo pelare le patate, tagliarle a cubetti e unirle alle cipolle insieme allo spicchio d'aglio sminuzzato il sale e il pepe. Versare tutto il brodo nella casseruola e portare a ebollizione, far bollire per circa 45 minuti a fuoco moderato. Togliere dal fuoco e frullare il tutto con un frullatore a immersione. Se risultasse troppo liquida è possibile aggiungere della farina di riso. Se fosse invece troppo densa, aggiungere dell'acqua o ulteriore brodo.
In Italia la patata dolce arrivò grazie ai Carmelitani scalzi, che dalla Spagna la portarono in dono a papa Pio V a metà del Cinquecento. Il Papa era grande appassionato di botanica e, grato per il dono ne riempì i giardini vaticani, ma non la mangio' mai. A metà del Seicento fece la sua comparsa in Toscana, ma neanche qui venne mangiata. Oggi invece, in Giappone, è considerata terapeutica nella cura contro il diabete, l'anemia e l'ipertensione.
