Rieccomi a voi dopo molti giorni di influenza e virus vari che mi hanno tenuto lontana dal pc, ma soprattutto dai fornelli! Sorvolando su fatto che mi sono persa tutti i dolci di carnevale (nonché la possibilità di divertirmi a rifarli "senza"), vi propongo questo ottimo dessert dedicato a chi, come me, è convalescente, o semplicemente a chi ama le mele e vuole tenersi leggero.

Il piatto non contiene glutine, uova, latticini, ma solo un po' di zucchero e vi assicuro che vi stupirà! :)

Non mangiando carne preparo spesso piatti sfiziosi utilizzando anche fonti alternative di proteine. Anche quando si tratta di un contorno semplice faccio in modo che non sia la solita patata lessa, ma cerco di renderlo un po' "interessante"! In questo caso ho unito, per l'appunto, le patate lesse ai porri, ortaggio squisito del quale possiamo mangiare gran parte senza troppi sprechi in cucina. In effetti, in questa ricetta ho utilizzato non solo la solita parte bianca, ma anche gran parte di quella verde, e addirittura la tipica "barbetta" all'estremità. Perché mangiar bene non significa soltanto scegliere cibi sani, ma anche non sprecare parti commestibili e molto, molto nutrienti. Per finire ho dato un tocco speziato aggiungendo del curry a fine cottura (ripetiamo sempre che i celiaci devono fare attenzione a questo tipo di spezia poiché contiene quasi sempre una piccola percentuale di frumento). Servitelo tiepido e buon appetito!

Questi biscotti non li abbiamo fatti né io né Beatrice. Si tratta di una ricetta inventata dalla nostra Miriam, la ragazza spagnola che mi aiuta con i bimbi. Qualche giorno fa, mentre io ero completamente ko per via dell'influenza, Miriam ha coinvolto i bambini in cucina con questi dolcetti che ha inventato lì per lì (rigorosamente senza uova e senza latticini!). Profumatissimi di limone e friabili, sono semplici da preparare e buonissimi da mangiare sia nel latte che nel tè. Insomma, grazie Miriam e buona merenda! :)

Prima di conoscere mio marito ero praticamente vegetariana. Non lo sono mai stata fino in fondo per motivi vari, senz'altro non perché amassi la carne, che non mi è mai piaciuta e che ancora oggi non rientra tra i miei piatti preferiti. Lo stesso non si può dire per il pesce (anche se da piccola odiavo anche questo!) che apprezzo sicuramente molto di più. Tra i miei pesci preferiti c'è il salmone, che mi piace cucinare in vari modi.
Qualche sera fa mi è venuta in mente una ricetta nuova, stavolta con i pistacchi. Senza falsa modestia vi dico che è venuto favoloso e che tutta la famiglia si è leccata i baffi (gatto compreso, anche se non fa testo!). Si tratta di una ricetta che non contiene glutine, né latticini e che con la salsa all'avocado rappresenta un'ottima fonte di grassi "buoni" per l'organismo.

Il titolo della ricetta richiama una serie di cartoni animati (chi ha figli under 5 lo sa) e rende bene l'idea: un dessert (o una merenda) molto gradita ai più piccini, ma decisamente golosa anche per gli "over"!  Il "pigiama" delle banane consiste in zucchero grezzo e cannella, da far sfrigolare in un piccolo cubetto di margarina.
Non è esattamente dietetica, ma ogni tanto uno strappo alla regola (e un po' di solletico alle papille gustative) non guasta, soprattutto considerando che è fatta con pochi ingredienti e a base di frutta. Vegan e vegetariani sono i benvenuti: tuffatevi nel gusto del nostro fine pasto!
Piccola nota: le banane in pigiama vanno servite calde, anzi, caldissime. E per gli "esagerati", sappiate che una spolverata di granella di nocciole complimenterà ancor di più la golosaggine!

Ieri sera ho sperimentato questa ricetta, visto che le cipolle non mancano mai nella mia dispensa, specialmente quelle dorate. Ho pensato di cucinare dei tranci di verdesca, comprati freschi (si spera non troppo carichi di mercurio...) e far loro fare un bel tuffo in un mare... di cipolle, appunto. I capperi mi ricordano molte preparazioni di pesce, soprattutto siciliane, così ho optato per quelli sott'aceto, complimentando il tutto con una spezia che andasse d'accordo con l'agro dell'aceto e il dolce delle cipolle: ho scelto il coriandolo, e devo dire che la scelta si è rivelata niente male. Le cipolle devono essere cotte a lungo per risultare cremose, chi preferisce può spolverare, oltre che con il coriandolo, anche con del pepe rosa macinato. Successo garantito.

Pubblico con qualche giorno di ritardo rispetto alla Pasqua questa ricetta rivisitata "con metodo senza". I veri amatori, però, mi perdoneranno sicuramente (personalmente la mangerei in qualunque periodo dell'anno e non è così strano che io o i mie fratelli la prepariamo anche a Natale o per qualche compleanno!).

La ciaccia di Pasqua è una ricetta tipica della bassa Toscana (Maremma e alcune zone del senese) e dell'Umbria. Si tratta di uno squisito pane salato aromatizzato con pepe e formaggio lievitato anche grazie alle uova, tipiche di questo periodo. Nonostante gli ingredienti base siano più o meno sempre gli stessi, esistono diverse versioni della ciaccia pasquale. Al mio paese natale (Sarteano) la ricetta è molto diversa da forno a forno e ogni anno si apre il dibattito su quale sia la migliore.

Oggi vi propongo questa innovativa versione senza uova, dedicata a chi è allergico o, come me, intollerante. Se deciderete di prepararla ai vostri ospiti potrete anche fare a meno di far riferimento all'assenza delle uova. A parte il colore meno giallo, infatti, il sapore non ci perde assolutamente. Parola di accaniti critici e amanti della ricetta "originale". ;)

Oggi vi proponiamo un altro dei nostri piatti forti: si tratta della millefoglie con crema chantilly, tutta completamente vegetale. Gli amici vegan, ma anche chi è allergico o intollerante a latte e uova, potranno così ritrovare il piacere di gustare questa famosa quanto buonissima torta.

Per verificare che fosse all'altezza dell'originale, l'ho proposta a cena a una coppia di amici senza dire loro che si trattava di un "dolce senza": mi hanno fatto i complimenti e poi hanno fatto il bis, per cui posso ritenermi più che soddisfatta! ;)

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