Preparazione:
In un bicchiere mescolare bene l'olio, il sale, il pepe, il timo in polvere e il basilico tritato (o l'origano), lasciandone solo qualche foglia intera. Lavare le verdure, affettarle in modo che abbiano uno spessore di qualche millimetro e salarle, quindi in una piastra o una padella antiaderente far cuocere a fuoco alto le fettine di melanzana e di zucchina finché non si saranno dorate e leggermente ammorbidite. Nel frattempo tostare il pancarré senza farlo dorare, ma solo biscottare leggermente, sistemarne quattro fette su un piatto e disporvi sopra le fette di zucchine, condire con l'olio aromatizzato e coprire con un altro strato di pancarré, continuando fino a concludere con le fettine di pomodoro fresco. Condire con l'olio restante, guarnire con le foglie di basilico rimaste e/o con pezzetti di melanzana e zucchina e tagliare diagonalmente le fette in modo da ottenere otto tramezzini. Servire tiepidi o freddi.
È nato prima il tramezzino mestrino o quello veneziano? La polemica sul panino più diffuso nei bar italiani, nell'autunno 2008, ha acceso gli animi degli abitanti della laguna più famosa al mondo ed è nata dalla scelta della Confesercenti di Venezia di organizzare il "Primo concorso per il miglior tramezzino tradizionale mestrino", riservando la partecipazione ai soli esercenti di Mestre, sollevando così le proteste dei veneziani che rivendicano invece l’invenzione del tramezzino "ciompo" (ben imbottito) veneziano.
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