Zuppa di broccolo romano

  • Pronta in: 50
  • Quantità: 4
  • Difficoltà: Facile
  • Bevanda consigliata: Vino Bianco
  • Tipo: Classico
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post di presentazione: Una zuppa dalla capitale
Zuppa di broccolo romano senza glutine Zuppa di broccolo romano senza glutine

Ingredienti:

1 broccolo romano grande
400 grammi di fagioli cannellini lessati
300 grammi di pasta tipo occhi di lupo o ditalini rigati (o pasta senza glutine)
1 vasetto di filetti d'acciughe sott'olio
1 litro di brodo di pesce
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cipolla media bianca
2 coste di sedano
1 carota
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
semi di finocchio 
sale e pepe a piacere

 

Preparazione:

Sminuzzare il broccolo romano a coltello tagliando le cime più grandi in quarti e le più piccole a metà. Fare il battuto con la carota, la cipolla e il sedano e unire i semi di finocchio e le alici sminuzzate. Far soffriggere il tutto a fuoco basso per un paio di minuti in una pentola nella quale avrete fatto riscaldare l'olio. Quando la cipolla sarà diventata trasparente unite il broccolo romano e fate insaporire per un altro minuto. Aggiungete mezzo litro di brodo e l'aglio tagliato finemente, coprite e portate a ebollizione. Nel frattempo, con una forchetta (o un mixer elettrico) schiacciate o tritate 3/4 dei fagioli e uniteli alla zuppa dopo 5 minuti dal bollore. Aggiungere anche il concentrato di pomodoro. Mantenere coperto e lasciare sobbollire finché il broccolo sarà diventato tenero (provare a romperne uno con un cucchiaio di legno per testarne la cottura). Aggiungere a questo punto la pasta, i fagioli rimanenti che avete lasciato interi e, se serve, ulteriore brodo (la zuppa dovrà risultare cremosa e non liquida).
Portare a cottura la pasta e servire calda. A piacere, aggiungere un filo d'olio evo a crudo per porzione. Come gran parte delle zuppe, il giorno dopo anche questa sarà ancora più buona. Se riuscite a conservarne una porzione, gustatela anche fredda.

Curiosità:

broccolo romanoLa curiosa forma del broccolo romanesco, o romano, è la sua particolarità: il disegno delle sue cime si ripete all'infinito, come in un vero e proprio frattale matematico. Il broccolo romano si contraddistingue anche per il suo colore verde brillante e per il suo sapore delicato, quasi dolce. La sua storia si perde nella notte dei tempi, ma quest'ortaggio è stato persino citato in un sonetto: e chi avrebbe potuto celebrare il broccolo romanesco se non il più celebre poeta di Trastevere? Detto fatto: Giuseppe Gioacchino Belli nella sua opera "Er testamento der Pasqualino" definisce l'ortolano protagonista del sonetto "Tozzetto", riferendosi appunto al "torso", parte principale del broccolo in questione. Come tutti i componenti della famiglia dei broccoli, o dei cavoli in generale, anche il broccolo romano ha grandi proprietà rimineralizzanti e antitumorali. Deve fare attenzione al consumo in eccesso solo chi soffre di colon irritabile, a causa dell'alta fermentazione di questo tipo di ortaggi.


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