Chiacchiere di Carnevale senza glutine

  • Pronta in: 2 ore e mezza
  • Quantità: 10 persone
  • Difficoltà: Difficile
  • Tipo: Classico
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Chiacchiere di Carnevale senza glutine Chiacchiere di Carnevale senza glutine

Ingredienti:

3 uova
250 grammi di farina mix DS
100 grammi di farina di riso
30 grammi di farina di castagne
20 grammi di farina di ceci
80 grammi di zucchero
30 grammi di margarina vegetale
20 millilitri di rum
1 grammo di bicarbonato di sodio
1 bustina di vanillina
scorza grattugiata di 2 limoni
farina di riso per stendere l'impasto q.b.
olio di semi d'arachide per friggere q.b.
zucchero a velo (o semolato) per coprire q.b.

Preparazione:

Disporre a fontana le farine mesolare allo zucchero, alla vanillina e al bicarbonato, quindi aggiungere al centro le uova, la margarina fusa, il rum e la scorza grattugiata del limone. Impastare il tutto dapprima con una forchetta, poi con le mani, fino a formare un panetto omogeneo che andrà avvolto nella pellicola e lasciato riposare per almeno un'ora. Spolverare il piano di lavoro con la farina di riso e stendere una piccola parte dell'impasto con il mattarello, che andrà continuamente infarinato per evitare che la pasta vi si attacchi. Non è consigliabile stendere il panetto tutto insieme, ma creare via via delle strisce: la sfoglia, infatti, dovrà risultare sottilissima (poco più di un velo), per cui è importante avere pazienza e ricominciare, infarinando, quando l'impasto si buca o rimane appiccicato al mattarello o al piano di lavoro. Quando la prima striscia sarà pronta, ricavare dei rettangoli con la rotellina a taglio smerlato e sistemarli su un vassoio infarinato. Procedere così fino alla fine dell'impasto.
Friggere le chiacchiere in olio caldo, ma non bollente (180° al massimo) girandole con una pinza. Quando saranno dorate (se dovessero risultare troppo scure, abbassare la fiamma), scolarle bene dall'olio e riporle su uno strato di carta assorbente.
Una volta fredde, cospargerle di zucchero e servirle.

Curiosità:

Ecco i nomi delle "chiacchiere" (da Wikipedia):
- bugie (Genova, Torino, Asti, Imperia), italianizzazione del ligure böxie;
- cenci o crogetti (Toscana);
- strufoli o melatelli (se con miele) zona Grosseto, Massa Marittima (Toscana);
- chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Alto Sangro nell'Abruzzo meridionale, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, La Spezia, Massa, Carrara, Sassari e Parma);
- cioffe (Sulmona, centro Abruzzo);
- cróstoli o cróstołi o gròstoi (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia);
- crostoli o grustal (Ferrara);
- cunchiell' o qunchiell (Molise);
- fiocchetti (Montefeltro e Rimini);
- frappole (Bologna);
- frappe (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona);
- gałàni o sosole (Venezia, Verona, Padova);
- gale o gali (Vercelli e Bassa Vercellese);
- gasse (Basso Alessandrino);
- guanti (Caserta);
- gròstołi o grostoli (Trento);
- intrigoni (Reggio Emilia);
- lattughe o latǖghe (Mantova);
- maraviglias (Sardegna);
- rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna);
- saltasù (Brescia);
- sfrappe (Marche);
- sprelle (Piacenza);
- risòle (Cuneo e sud del Piemonte);
- e ancora: stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas.


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