03
Marzo
2015

Grano, pane e pasta: quanto ne sappiamo?

Conosciamo ben poco degli alimenti più presenti sulle nostre tavole. Ecco un sondaggio che lo dimostra

Pane senza glutine

Quanto sappiamo di pane e pasta e della farina con cui sono composti? Forse davvero troppo poco a giudicare dai risultati del sondaggio svolto dalla collega giornalista e dietista Roberta Capanni. L’inchiesta è stata svolta a Firenze intervistando un campione di cinquanta persone tra i 20 e gli 80 anni davanti ad un supermercato “normale” e a uno specializzato in prodotti bio ed è stata presentata ai giornalisti toscani lo scorso 7 febbraio durante il corso “I grani antichi e la salute del consumatore” organizzato da Arga Toscana. Alla specifica domanda “Conosce la differenza tra un grano duro e quello tenero?” solo 17 persone hanno risposto sì, mentre solo 12 sanno che il grano saraceno non è una varietà di frumento, ma una pianta erbacea di composizione e natura totalmente diverse rispetto al grano. Soltanto 8 persone si domandano con quale farina venga prodotta la pasta che acquistano e solo 5 si fanno la stessa domanda quando vanno in pizzeria... Lascio a voi ogni considerazione leggendo le domande che seguono con le relative risposte.

Quando acquista il pane si domanda con quale farina viene è prodotto?
8 sì 42 no - gli 8 sì: 1 uomo 7 donne

Dove acquista normalmente il pane?
Supermercato 1 - Forno di fiducia 23 - dove capita 1 - non lo mangio 4

Quando acquista la pasta si domanda con quale farina è prodotta?
No 42 sì 8

Quando acquista prodotti da forno (dolci) si domanda con quale farina sono fatti?
No 39 sì 11

Al ristorante o in pizzeria si domanda che farina viene usata?
No 45 sì 5

Che tipo di farina acquista per le sue produzioni casalinghe?
Normale 38 - biologica 12

Conosce la differenza tra un grano duro e quello tenero?
No 33 sì 17

Ha sentito parlare dei grani antichi?
No 37 sì 13

Sa cos'è il grano saraceno?
No 1 SÍ 49 - Alla domanda se è una varietà di grano solo 12 hanno risposto: una pianta con cui si fa la farina ma non appartenente alla famiglia delle graminacee

Ci auguriamo che aumenti sempre di più la consapevolezza riguardo al cibo che mangiamo ogni giorno. Certamente se è il consumatore a chiedere prodotti migliori, anche l'industria alimentare si organizzerà. In caso contrario continueremo ad assistere al progressivo impoverimento degli alimenti che pare sia proprio la causa principale del dilagare di allergie e intolleranze.

Autore: Chiara Categoria: RicetteSenza

Segnala sui social

Il nostro sito, come tutti gli altri, utilizza i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Informativa