A caccia di... di tartufi!

Sabato mattina ho partecipato insieme ad altri quaranta colleghi giornalisti al primo corso di formazione organizzato a livello italiano sul Tartufo. L'iniziativa si è svolta sulle colline di San Miniato (Pisa), nella magica frazione di Cigoli, ed è stata promossa da Arga Toscana in collaborazione con Eventi Cigolesi.

Molte le informazioni interessanti e le curiosità su questo preziosissimo alimento protagonista dell'alta cucina italiana: la prima e più importante è che il tartufo appartiene alla famiglia dei funghi, anche se comunemente è considerato un tubero (il nome latino tuber, che precede l'identificazione di quasi tutte le specie, certo non aiuta...). Fatta eccezione per il mese di maggio, è possibile estrarlo tutto l'anno, ma non di notte: "E' per via della scarsa visibilità che non permette la sicura copertura delle buche" ci hanno spiegato. Sì, perché il tartufo è l'organo riproduttivo di un fungo che cresce sottoterra e va accuratamente ricoperto affinché non muoia e continui a garantire la produzione.

Interessante anche la spiegazione della relazione da instaurare con il cane, che è il vero "cacciatore" protagonista della raccolta. Senza di lui trovare i tartufi sarebbe pressoché impossibile per via delle aree difficilmente identificabili e comunque troppo vaste da scavare. Una prova pratica nella pineta adiacente alla piazza del paese ha dimostrato la velocità con cui un cane ben addestrato trova questi preziosissimi funghi, il cui costo si aggira intorno ai 500 euro al chilo.

Un ottimo assaggio di riso al tartufo marzuolo, tipico della colline di San Miniato, è stato un gustoso preludio di quanto si terrà tra due settimane a Cigoli (14-15 marzo, I giorni del Tartufo) ed è stato l'ideale conclusione di una piacevolissima mattinata a parlar di cibo! ^_^