Polpettonno senza uova, carne o latticini

  • Pronta in: 1 ora + riposo
  • Quantità: 4
  • Difficoltà: Facile
  • Bevanda consigliata: Vino Bianco
  • Tipo: Leggero
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post di presentazione: Arriva il Polpettonno!
Polpettone di tonno senza latte e uova Polpettone di tonno senza latte e uova

Ingredienti:

3/4 patate di media grandezza
1 scatola di tonno sott'olio (circa 160 grammi sgocciolato)
3/4 cipollotti bianchi freschi
capperi dissalati o sott'aceto a piacere
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
aceto balsamico
sale e pepe

Preparazione:

Cuocere le patate intere immergendole in acqua fredda salata e portandole al bollore, continuare la cottura finché saranno morbide. Sbucciarle e pestarle con una forchetta fino a ottenere una pasta morbida, unendo i capperi, due cucchiai di olio evo e due di aceto balsamico. Sgocciolare il tonno dall'olio in eccesso e mescolare alle patate avendo cura di non lasciare pezzi troppo consistenti.
Tagliate i cipollotti freschi in rondelle finissime e fateli rosolare in una padella nella quale avrete fatto scaldare gli altri due cucchiai d'olio. Aggiungete sale a piacere e acqua se occorre: il tutto dovrà appassire lentamente e risultare leggermente bruno.
Unite anche i cipollotti cotti al composto di tonno e patate lavorandolo bene e aggiustando di sale e pepe. Una volta pronto prendete della pellicola per alimenti e adagiatevi al centro il composto formando una sorta di polpettone che andrete a "incartare" in modo aderente con la pellicola.
Mettere il tutto in frigo e lasciarlo per almeno 3 ore (meglio per una notte intera!).
Una volta tirato fuori dal frigo, togliete la pellicola e tagliatelo a fette.
Se vi va, aggiungete su ogni fetta una punta di maionese senza uova (in vendita nei supermercati biologici). A piacere, spolverizzate con pepe o erba cipollina.

Curiosità:

Olindo GuerriniOlindo Guerrini (poeta ottocentesco che scriveva con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti) nel suo libro "L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa" si rivolge al polpettone con queste parole: «Signor polpettone, venite avanti, non vi peritate; voglio presentare anche voi ai miei lettori. Lo so che siete modesto ed umile, ma fatevi coraggio, e non dubitate che con qualche parola detta in vostro favore troverete qualcuno che vorrà assaggiarvi e che vi farà anche buon viso». Il più famoso Artusi, però, disprezzava a tal punto le colleghe polpette che di loro scrisse: «Questo è un piatto che tutti lo sanno fare, cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano» (riferendosi alla forma degli escrementi dell'asino). tratto da www.cibochepassione.it


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