E' iniziata la collaborazione con i due siti che parlano di salute e nutrizione!
Cari amici, da oggi ci potrete leggere anche sui siti Grow The Planet e Stile Naturale, cui invieremo ogni settimana una ricetta e anche articoli inerenti le intolleranze alimentari.
Ecco i nostri primi lavori pubblicati sui due siti:
Ecco una ricetta che dimostra nuovamente come un piatto, per essere cremoso, non ha bisogno né di yogurt, né di panna, né di latticini. Stavolta per il salmone (il mio preferito!) ho voluto usare l'anice e la noce moscata, due aromi, entrambi particolari, che hanno esaltato il gusto morbido e vellutato di questo pesce. La crema di condimento, inoltre ha legato il tutto.
Chi ha assaggiato questo piatto si è leccato i baffi, compreso il mio bimbo di soli 15 mesi. Provare per credere! :)
Se non siete intolleranti o allergici alle nuove tecnologie, da oggi potete seguirci anche su Facebook. La pagina di Ricette Senza, on line da pochi giorni, sta già ottenendo moltissimi "Mi piace" e anche a noi "piace" inserire le nostre foto e le nostre ricette per condividerle con gli amici di sempre.
Se volete, quindi, aggiornamenti in tempo reale, anche voi andate a cliccare su "Mi piace"! L'indirizzo è http://www.facebook.com/blogricettesenza. Vi aspettiamo!
Ho vinto, non c'è che dire! :) Purtroppo non mi ricordo cosa avevamo scommesso perché ormai è passato del tempo, ma lo scorso venerdì, in occasione della festa di compleanno della mia nipotina Francesca (allergica alle uova), ho raccolto la sfida del nostro webmaster (nonché suo padre, nonché mio cognato): realizzare un buon tiramisù senza uova né latticini. Secondo lui l'impresa era assolutamente impossibile e in effetti all'inizio lo era sembrata anche a me. Ma poi ho deciso di provare.
All'inizio avevo pensato di preparare dei biscotti normali senza uova e latticini, ma poi sul blog "Confessioni di un erbivoro" ho trovato la ricetta dei savoiardi senza uova ed ho deciso di provarli. Devo dire assolutamente ottimi. Sono quindi passata alla preparazione della crema, che viene leggermente più compatta e più pesante della crema che normalmente faccio per il tiramisù quando non mi dedico al "senza" (tra l'altro mi vanto assai della mia ricetta originale, che secondo me è rimasta finora "imbattuta" da qualunque altra preparazione io abbia mai assaggiato), ma pur sempre molto, molto buona.
Insomma, il risultato estetico, come vedete nelle foto, è esattamente identico. Per quanto riguarda il sapore, oltre al parere più che positivo del mio scettico cognato, ho avuto una corale approvazione di tutti gli ospiti presenti a casa casa di mia sorella (che non sono mai pochi!).
Broccolo romano, fagioli e alici per un primo semplice e squisito
Ho mangiato per la prima volta la zuppa di broccolo romano lo scorso inverno, durante una sera molto, molto fredda, preparata dal mio compagno Andrea, "romano de Roma", che me l'aveva più volte decantata. Ebbene, è stato amore alla prima cucchiaiata. Delicata, vellutata, insospettabile. Vi suggerisco di preprararne doppia quantità rispetto a quella che vi siete prefissati perché potete stare certi che i vostri commensali chiederanno il bis. Questa ricetta, inoltre, ha un'interessante storia poiché è la versione semplificata della Zuppa con l'arzilla, una zuppa tradizionale laziale che si usava fare un tempo di venerdì, "giorno di magro" secondo la religione cattolica, nel quale non era consentito mangiare carne. Le massaie quindi si recavano al mercato a comprare broccoli romani e "arzilla", ovvero la razza, all'epoca poco apprezzata e quindi poco costosa, che veniva usata per preparare il brodo di pesce da unire al broccolo e alla pasta. Quest'ultima era generalmente del tipo "maritata": sfusa, composta da diversi tipi e anche spezzettata.
Una variante apprezzatissima, anche dai più esperti!
Oggi vi propongo una "ricetta senza" ancora più particolare del solito. Non solo perché è senza zucchero, ma anche perché al posto delle classiche mele ho usato le pere. Ma non è finita, anziché arrotolare la pasta l'ho lasciata stesa. Bene, direte voi: e hai ancora il coraggio di chiamarlo "Strudel"? Si! E c'è chi, più esperto di tutti noi, mi supporta. :P Da qualche settimana a casa mia è venuta Nina, una ragazza alla pari dall'Austria che ha assaggiato il dolce ed è stata entusiasta, mangiandone ben più di una fetta. Mi ha inoltre confermato che sebbene lo strudel classico sia normalmente "chiuso", ne esistono diverse versioni "all'aperto". Ha anche apprezzato molto la "variante pere", invece assai rara nelle sue terre.
Che dire: la verità è che mi andava un dolce e non potrei mangiare lo zucchero, in casa avevo solo delle pere, ma soprattutto andavo di fretta. Ciò nonostante il risultato, evidentemente, merita un applauso! :)
Per chi non lo sapesse, Opie, oltre al mio ormai storico nickname sul web, è anche il soprannome con cui io e mia sorella ci chiamiamo (vicendevolmente) da anni. Essendo sua questa ricetta, non potevo che definirla "Crostatopie". In realtà la vera ispiratrice di questo dolce è la mia nipotina Chicca, allergica a latte, uova, soia e fragole da quando aveva pochi mesi. Inutile dire che dopo mio marito è la mia più affezionata assaggiatrice di ricette (e che mia sorella, in quanto a "senza", ormai è un pozzo di scienza!). Si tratta di una crostata di tutto rispetto, che non ha nulla da invidiare a quelle fatte con la pasta frolla tradizionale, anzi...! Stavolta l'ho fatta con la marmellata di albicocche (sempre prodotta dalla mia Opie), ma la si può naturalmente realizzare anche con altre marmellate, con la frutta fresca o con la cioccolata (sempre se non si è intolleranti!).
Pochi giorni fa sono tornata da Parigi. Un viaggio veloce ma intenso: le lunghissime camminate al limite dello sfinimento per la Ville Lumière sono state, per fortuna, intervallate da pasti più o meno veloci, più o meno impegnativi, ma sempre molto golosi. Una sera è toccato alle galettes au sarrasin, crepes salate al grano saraceno, condite con chèvre chaud ovvero formaggio di capra caldo e miele, noci, insalata verde e pomodorini. Non mi sono fatta mancare neppure la soupe a l'oignon, la zuppa di cipolla con il suo formaggio servito a parte e piccoli pezzi di pane tostato, e neppure una squisita baguette per pranzo, ben imbottita con uovo, pomodori, patate e salse varie. La regina delle salse però, per quanto mi riguarda, è sicuramente la classica aioli, una sorta di maionese all'aglio da affiancare a pesce, uova, crostini alle olive e verdure bollite, della quale esistono diverse versioni.
Laura
28. Dicembre, 2014 | #
Che bello, finalmente qualcuno che va oltre l'ottusità di certe affermazioni pseudoscientifiche sostenute da medici che non esito a...
Chiara
20. Novembre, 2014 | #
Grazie Cristina!!! Siamo contente che ti siano piaciute! Se cerchi altre ricette, puoi usare il nostro "motore di ricerca ad esclusione"...
Cristina
19. Novembre, 2014 | #
Grazie per l'idea, ho dovuto modificare la ricetta perche' date le allergie del mio bimbo la mia scelta di ingredienti e' limitata. Al...